Sono solo al secondo giorno di dieta e tutto va… bene.
Se non fosse che al primo accenno di autunno mi sento già pizzicare la gola. Sono tre settimane quasi che manco dalla piscina, e questo freddo improvviso non mi alletta.
Ad ogni modo, la dieta è solo una delle scocciature dell’intera faccenda. Con i 5 tibetani, nonostante la mia proverbiale pigrizia mattutina, inizio a farci i conti. Ma l’idea di impiegare circa un quarto d’ora a preparare un intingolo omeopatico di 350 gocce, proprio non mi va giù. In tutti i sensi visto che dovendolo bere nel corso della giornata, tende a piazzarmisi un po’ sullo stomaco.
Non ho mai creduto molto all’omeopatia, solo recentemente mi sono avvicinata ai fiori australiani, in effetti con qualche beneficio. Non sapevo neanche che su ogni boccetta campeggiasse una bella scritta ad indicare che non è affatto dimostrato che servano a qualcosa… alè! Di certo una funzione ce l’hanno: svuotare il portafoglio. 6 boccette almeno a 100 euro, e con questi dosaggi il tutto durerà sì e no due settimane. Più o meno come la mia piazienza.
Vedremo, com’è difficile stare bene.