Siamo oltre il giro di boa di questo mese piuttosto inutile e inizio a vedere un po’ di luce alla fine del tunnel. Dopo mesi intensi di lavoro, finalmente qualche giorno di pace e l’idea delle vacanze prossime inizia a farmi battere cuore e testa. Tanto più che in questi ultimi giorni ho finalizzato almeno l’itinerario e non vedo l’ora.
Giugno è iniziato con un mega servizio fotografico per cui non ho dormito per settimane. Due giorni di chiusa, a lavorare, su navi vacanze, praticamente dalle 7 alle 19. Per la prima volta a cimentarmi in prima persona con un genere che oserei definire advertising, e la mia solita ansia da prestazione. Fortunatamente, pare sia andato tuttok. Cliente contento, art director contento, io ho richiuso la valeriana nel cassetto.
Di fatto mancano ancora due mesi di lavoro alla partenza, a cui mi accingo con la classica fiacca estiva. Le gambe che iniziano a gonfiarsi, i capelli oramai lasciati allo stato brado, la pelle ancora bianchiccia, l’ascella pezzata. A parte a lavoro dove, oramai, il freddo non mi molla più.
Per spezzare un po’ il ritmo e lasciarmi indietro un lungo, uggioso e faticoso inverno, ho deciso di regalarmi un po’ di coccole.
Mi ero ripromessa di farmi questo regalo se e quando mi sarebbe stato fatto un nuovo contratto… poi ho pensato che invece mi servisse di più proprio per il caso contrario.
Non è tanto l’ansia da prova costume, anche se nonostante gli sforzi invernali sembra che non abbia mai messo piede in una palestra da sempre. È più il bisogno di una gratifica e di qualcuno che si prenda cura di me. Anche se non servirà a nulla, è così bello l’effetto placebo dei centri estetici.
Così per un mesetto dovrò svegliarmi prima per mettermi nelle mani, si spera esperte, di estetiste perfette. Che mi massaggeranno, ungeranno, spalmeranno, rivolteranno, sentiranno le ricrescite. Superando la mia solita ritrosia verso questo genere umano, le pause da riempire tra uno strappo e l’altro, le mutande di cartone, le mura colorate, i quadretti ikea, l’odore marino, tu nuda e affaticata già di primo mattino, loro sempre impeccabili.
E i commenti tipo:
E: “Girate n’po, famme vedè”.
A: “Oddio che ho?”
E: “Ah no perché solitamente quelle col fisico androgino come il tuo channo il culo piatto. No invece te stai messa bene”.
Arrivederci.
PS: Che poi, un androgino con la quarta manco al gaypride l’ho trovato…
Le mutande di cartone? 😀
A che servono? :’)
A non sporcare le tue con la cera 😀