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Pause d’energia

Anche questo è stato un bel weekend, al fresco dei monti. Mi piace andare al paese di mio marito. Sono paesini piccolissimi, c’è poco e niente eppure i paesaggi sono meravigliosamente rilassanti, oggi poi c’era un cielo blu pieno di nuvole buone e panciute, ti addentri per le strade e le case sembrano venire risucchiate dai monti in una sorta di tromp l’oeil continuo.

L’Aquila poi sta tornando più viva. È vero ci sono ancora tanti palazzi vuoti ma vedere locali che riaprono e tanta gioventù in giro fa ben sperare. E poi adoro quando Holghina è tra noi, entusiasta e vivace anche se quando non è a casa è più appiccicosa del solito, la mia cucciolona che vuole fare la grande. Ho dormito tantissimo poi. Un riposino di almeno un’ora ieri e oggi di più di due ore. Devo avere una stanchezza addosso atavica, che spero si diradi prima di questa partenza che non arriva mai. 

Oggi però a Roma si sta bene. Siamo tornati presto e sono andata a farmi un tuffo in piscina, si stava da dio e ho preso anche un po’ di sole buono. Mi piace troppo la mia piscina estiva. Sdraiata guardo il profilo dei palazzi di periferia, eppure mi sembra di sognare stando su un attico a Brooklyn. 

Sarà dura tornare a lavoro, un’altra lunga settimana. Spero la penultima. 

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Diario norvegese

Di rientro dal sud del grande nord. Oslo, la capitale norvegese che avevo un po’ snobbato si è rivelata invece una bellissima scoperta. In appena 3 giorni e nonostante pioggerella e cielo plumbeo ( ma domani invece ci sarà un gran sole) ce la siamo girata in lungo e in largo, ammirandone (e invidiando) ogni angolo. Cosa c’è da vedere a Oslo? Oslo stessa è un capolavoro di riqualificazione e design. È molto moderna ma in un modo tutto nordico, affatto tecnologico e industriale ma tutto di legno e vetro. I quartieri alla moda, ossia i tipici vecchi quartieri operai, sono uno wow ad ogni scorcio. Il porto è una figata e quel suo accenno di Norvegia ti fa venire una voglia di girarla in lungo e largo o salpare con la prima nave all’avventura. E poi come tutta la scandinavia, è il paese delle liquirizie. Di ogni sorta. È vero, è una città cara, come tutto il ricchissimo (beati loro) nord europa ma con un po’ di attenzione si può comunque fare una buona vacanza. E ho accusato molto meno che a Copenhagen. È una città tranquilla, pacifica, poche auto e quasi tutte ibride ed elettriche (mai viste tante Tesla in vita mia) per cui silenziosissima. Ci sono tantissimi giovani, i locali sono pieni di giovani e musica, complice anche il musik festival. E poi… luce fino alle 23! Già mi manca tantissimo e poi questo brevissimo break estivo mi ha subito fatto venire una gran voglia di ripartire. Che diamine, se oramai estate deve essere, che arrivino al più presto le vacanze!