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Traslocando: organizzare il rientro

Finalmente siamo agli sgoccioli. Se Dio vuole giovedì ci riconsegneranno le chiavi di casa, così dopo 6 lunghe settimane potremo tornare a casetta nostra. Anche se, a dire il vero, al momento non ha più l’aspetto di una casa pronta a riaccoglierci. Così, anche gestire il rientro non sarà semplice. Innanzitutto bisogna cercare di riavere quantomeno il minimo per tirare avanti i primi giorni.

Le “vecchie” si stanno organizzando per i turni di pulizie, svaligiando negozi di detersivi e lanciando lavatrici praticamente h24. Domani finalmente arriverà il letto (che in 10 anni non avevamo mai comprato) quindi missione numero uno di mia suocera è pulire e sterilizzare il materasso dalla polvere. Poi il divano e le sedie. Quindi capire dove sono finite stoviglie e piatti e riportare un minimo di dispensa. Poi asciugamani e lenzuola e un paio di valigie di vestiti. Per il resto ci vorrà tempo, forse tutta l’estate, prima di riavere una casa un minimo accogliente.

Per me la priorità è rientrare anche perché non resisto più senza Holga e anche lei inizia ad essere troppo destabilizzata e sicuramente sarà traumatico anche tornare in una casa dove non avrà più i suoi soliti spazi. E anche io ho bisogno di tornare alle mie abitudini, anche se a breve perché poi partiremo per le vacanze, per questo penso che trascorreremo l’estate a sistemare, a riportare le centinaia di scatole da una casa all’altra e a capire che cavolo di mobili comprare.

Ora mi sembra tutto così diverso.

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Traslocando (-2 giorni): lo sfinimento

Mancano questi ultimi due giorni poi dovremo lasciare casa. E ovviamente siamo ancora in alto mare. Pensavamo che un mese abbondante bastasse, ci siamo presi i nostri tempi e le nostre pause perché all’inizio di ogni ultimo weekend ci dicevamo: ma vabbè dai il più è fatto, manca poco, per poi ritrovarci ogni sera a guardarci intorno sconfortati, disperati, stanchissimi perché ogni anta, ogni cassetto, ogni porta nasconde ancora cose e cose e non sappiamo più dove e come trasportarle. Abbiamo iniziato per bene, inscatolando stanza per stanza, per categorie di oggetti, stagioni, grado di importanza… ma oramai sono più le scatole con etichette lunghissime tipo “abiti estivi+maglioni+pigiami+calzini massi dan+pentole”… perché quando credi di aver liberato tutta una stanza, c’è sempre qualche stronzata che riemerge e le scatole sono già troppo piene.

Senza contare che oramai ho perso completamente traccia di dove siano finite le cose tra mercatini, tintorie, casa dei miei, casa dei miei suoceri. Anche le loro case sono invase, e non ho la minima idea di come riusciremo a vestirci per il prossimo mese, probabilmente finirà che ci siamo portati cappotti e maglioni di lana al posto dell’estivo. Mi serve all’improvviso una cosa e sistematicamente l’ho già data via… chissà a chi. Ho inscatolato anche tutte le medicine, facendo attenzione a tenere a portata di mano le più urgenti e invece ieri che avevo bisogno dell’unica medicina che al momento posso prendere per il mal di testa non si sa che fine avevesse fatto.

Ho sempre letto che il trasloco è uno degli eventi più stressanti e traumatici che possa capitare e ad oggi non posso che confermare e credo che non lo farò mai più. Anche se purtroppo so che prima o poi ci saranno altre case da svuotare… Finché non ci passi non puoi capire, non puoi renderti conto di quante cose si nascondano e accumulino in tanti anni, anche le più banali. Tutti i pratici e comodi salva spazio e organizzatori Ikea, le centinaia di stampelle… piatti, bicchieri, forchette, foto, libri… cose su cose, miliardi di cose che non ricordi neanche più quando e dove hai preso ma hai comprato, con in tuoi soldi sudati.

Tante cose avrei potuto risparmiarmi… forse non serve un cambio di 5 coppie di asciugamani, di 10 lenzuola, 50 coppie di calzini più tutti gli spaiati, 100 mutande… ma le hai comprate, pagate… te le sei sudate. Spero che questa esperienza mi spinga ad un uso più consapevole delle mie risorse.. penso a quanti viaggi avrei potuto fare al posto di queste cose, o quanti massaggi o cene o sì bevute.

Ora abbiamo un mese, e spero davvero non di più, per riprenderci per poi dover ricominciare… e se e quando ci saremo ripresi, probabilmente sarà il tempo di cominciare quella che sarà l’esperienza più stancante della nostra vita.

Ah, ultima cosa: se mai vi dovesse capitare di traslocare… affidatevi a qualche ditta! Lo so che i soldi sono sempre pochi ma avere il supporto di professionisti che vi aiutino, vi organizzano il lavoro, soprattutto smontino e rimontino mobili e se li portano al deposito, credo sia davvero salvifico.