E poi, purtroppo o per fortuna, c’è la musica che ti ricorda chi sei e chi eri.
Una ragazza dai capelli crespi e le gambe magre, che guardava film impegnati al Nuovo Sacher, sapeva bene il francese, indossava Doctor Martens blue, studiava con passione e successo, leggeva Thomas Mann, passeggiava per Roma fino a tarda notte, bevendo birra e parlando di politica, andava alle mostre senza capirci un cazzo, ballava ai concerti di Belle e Sebastien, si sbaciucchiava al Gianicolo e aveva molti amori di cui una costante: l’eterno Peter Pan.
Forse dovevo rimanere anche io sull’isola che non c’è e non crescere più.