V’ammazzo a tutti

E niente oggi è una di quelle giornate che mi sento paladina della città. 

Me la sono presa con un podista che, col nebbione e il buio doveva x forza correre in mezzo alla strada con tanto di marciapiede bello largo.

Poi con un macchinone che si è parcheggiato in curva, ostruendo il passaggio disabili, a cui ho solo sollevato i tergicristalli. Cosa che ultimamente faccio spesso, anche lunedì ad una macchina che mi si è simpaticamente poggiata dietro, che per uscire dal parcheggio ho sudato più che a una lezione di total body.

Infine, all’ennesimo divano malconcio che hanno scaricato davanti ai miei cassonetti ho lasciato scritto un bel messaggio tipo brutto stronzo incivile  vergognati, che probabilmente si sarà già staccato visto che nella furia – perché sono salita e appositamente riscesa da casa con tutti i capelli bagnati – ho trovato solo lo scotch carta.

Oh ma che cavolo, poi è Roma, l’AMA, Mafia Capitale, la Raggi, Marino, gli immigrati. È che siamo un popolo di incivili caproni maleducati.

E girarsi sempre dall’altra parte mi sta facendo venire più colite del solito.

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