Una delle poche cose positive del corso di scrittura alla Scuola Omero, è stata la riscoperta di David Sedaris. Non so se avete letto il racconto “Noi e Loro”, c’è un pezzo in cui lui si dispera perché la madre vuole regalare i suoi dolcetti di Halloween al figlio dei vicini, così per evitarlo finisce per trangugiarsi in un sol colpo kili di cioccolata e dolciumi vari. Ecco così sono un po’io il giorno della Befana, che combatto con il rito atavico dello scambio dei dolciumi con sorella e cugino. Sarà perché a me i dolci piacciono tutti e non li cambierei con niente al mondo, ma poi per anni è stato questo il solo periodo dell’anno in cui mi concedevo cioccolata. Solo questo. Inoltre mio cugino è sempre stato più avvelenato di me, ma essendo ospite l’educazione e le insistenze di mia madre mi obbligavano a cedere. E a tuttoggi, nonostante le nostre età, è così. Un piccolo e sottile duello psicologico tra golosi che non potrebbero neanche permettersi tutti questi zuccheri.
Ad ogni modo, come sempre le feste finiscono oggi e domani si ricomincia. Con tutto. Con il lavoro e con il locale. E il peso della responsabilità torna a fare capolino. Sarà per questo che amo la Befana. L’ultimo e unico giorno per essere ancora un po’bambini, per fare qualche capriccio. Perché da domani non si scherza più.