Alla fine pare che il freddo sia arrivato. Come sempre tutto d’un fiato e tutto d’un colpo. Il giorno prima ancora in maglietta, il giorno dopo a battere le brocchette. Soprattutto a casa e in ufficio, dato che in questo periodo borderline i riscaldamenti ancora non si accendono e la temperatura interna è verosimilmente più bassa di quella esterna.
Ieri c’è stato anche il cambio d’ora. Un cambio svolta per me, che in queste settimane di stanchezza, sono riuscita a recuperare un sacco di forze e sonno.
Torna quel periodo dell’anno in cui esci dall’ufficio con buio pesto, freddo e hai solo voglia di andarti a buttare sotto il piumone abbracciata al pile. Torna il periodo in cui ti odi di più per esser fumatrice, a congelarti dalla testa ai piedi per il tuo maledetto vizio.
Ma torna anche il periodo degli stivali e dell’abbigliamento invernale, delle tisane bollenti, dei capelli che tornano lisci e un po’ meno crespi, delle caramelle per la gola, delle castagne, della pizza di mamma e delle cose buone al forno.
Eppure quest’anno l’inverno mi lascia più fredda del solito, e non mi sento ancora pronta. Pronta a chiudermi di nuovo in casa, a stringermi in maglioni pizzicosi, in cappotti voluminosi, calzamaglie strette.
Ché il cambio di stagione, spesso, non è solo una questione di meteo, bensì e per lo più di testa.
Ecco, la mia testa è rimasta in vacanza.