Va meglio, molti doloretti stanno passando. A mio avviso potrei tornare già alla vita di tutti i giorni o quanto meno farmi il giro del palazzo, ma secondo il dottore meglio andarci cauti per tutta la settimana.
Ho ripreso a telelavorare, il che tutto sommato mi tiene occupata per gran parte della giornata e non mi fa fare strani giri di pensieri. Sono giornate molto luminose, sono quasi le otto e il cielo è ancora chiaro. Mi mancherà questa luce, questa finestra. Dopo i lavori cambieremo stanza da letto ed è più buia. Come il resto della casa d’altronde.
Già, in tutto ciò siamo nel mezzo di un semi trasloco perché per ristrutturare praticamente tutta casa dobbiamo svuotarla e trasferirci fuori un mesetto. Il trasloco è sicuramene una socciatura, tra l’altro metà dei lavori che volevo fare non posso farli quindi è più la spesa che l’impresa, ma c’è un qualcosa di catartico in tutto questo.
Affrontare un trasloco è un vero e proprio viaggio nel tempo e nei ricordi. Ripercorri, attraverso le cose e gli oggetti, un pezzo della tua vita, e decidi cosa vale la pena trattenere ancora o lasciare andare via e affidare alla tua sola memoria intangibile. Viviamo qui da 9 anni, e di cose ne abbiamo accumulate, sebbene chiuse in quelle scatole non sembrano poi così tante. Sono soprattutto libri, tantissimi e film, eppure troppi ne abbiamo buttati negli anni. Che poi buttare (o meglio, li porto al mercatino) i libri è davvero un peccato mortale ma davvero non saprei più dove metterli. Vorrei una libreria ancora più grande, ma al momento dovremo aspettare perché sicuramente per come la vorrei costerebbe più della ristrutturazione stessa.
E poi ci sono anche i vestiti certo, almeno per quanto mi riguarda davvero tanti, troppi, motivo per cui una delle cose che faremo sarà proprio un soppalco. È vero che nella mia vita ho affrontato talmente tanti momenti ponderali diversi che ho un guardaroba per tutti gli stati, dal secco al medio al cicciotto, ma rimangono troppi. Sono felice di essere in una fase detox dallo shopping, soprattutto quello online, ed è da fine anno che non mi compro niente. Non è affatto male.
Ad ogni modo, abbiamo appena iniziato e ancora c’è molto da fare, per non parlare di una cantina da svuotare e rimpinzare di tutte queste scatole. Sarà dura separarsi da questa casa per un mese, cambiare abitudini, dividere gli spazi e i tempi con altre persone (probabilmente mia cognata), specie in questo momento particolare della mia vita. Ma andava fatto. E anche questa, spero passi presto.