Apolitical Anais

Bene, Alemanno dal suo profilo mi invita a non votare Marino per evitare il modello Pisapia a Roma che, tra le varie cose, ha solo alzato il biglietto dei mezzi pubblici (perché l’Atac no? e manco funzionano…) e si preoccupa solo “di regolarizzare centri sociali (luoghi d’abituale spaccio)”… Se lui avesse fatto anche una sola delle politiche messe in atto dai centri sociali di Roma (come La strada, Acrobax, La torre ma solo per dirne alcuni…) di rendere lo sport libero e alla portata di tutti, di battersi per un casa e un tetto decente per tutti, di insegnare l’italiano agli stranieri affinché siano così “meno stranieri” che ci fanno tanta tanta paura, di creare spazi per i bambini che gli asili solo off limits, di dare assistenza a tutte le donne vittime di violenze di mariti e compagni ITALIANI… beh… ma magari!!!Non vincerete perché continuate ad essere chiusi e ottusi in falsi luoghi comuni, senza mai mai andare oltre al vostro sporco e vergognoso giardino di agi e favoritismi, per mandare avanti gente priva di coscienza ma spinta solo dall’avidità. La soluzione non sarà Marino, ma vi prego, almeno non insultate chi prova ogni giorno a fare qualcosa per questo paese rischiando diritti e dignità, proprio perché voi politici non lo fate. E chi ancora si beve queste favole, volte solo ad alimentare i miti dei principi e dei lupi cattivi, mi fa davvero ma davvero pena. 

Davvero, i luoghi comuni sono quanto di più fastidioso e deleterio in questo paese, non li sopporto, specie quando poi non sono conformi alla realtà. Davvero ci vogliamo ancora raccontare che i centri sociali siano pieni di giovani che si sfondano di canne dalla mattina alla sera? Ebbene, magari se gira qualcosa è per ingoiare una giornata di non-lavoro o lavoro non pagato di merda, per non disperarsi. Ancora crediamo che il nemico sia lo spinello? E lo spaccio poi, dio buono. Io non frequenterò abitualmente i CSOA, di certo più di Alemanno, e ho visto sempre e solo tanta volontà, tante idee, forse pure troppe, e tanti giovani che si danno davvero da fare e colorano questa città sempre più grigia.
Palestre popolari, trattorie bio, Teatri occupati, nuove realtà in quartieri sempre più asociali e inghiottiti da playstation e pay tv, sono quanto di più bello e colorato e vero e genuino abbia visto negli ultimi tempi a Roma. Che robe…

Detto questo, aimè, io questo week end vado fuori e non potrò votare. Da una parte è quasi una manna questo viaggio, dato che avrei sinceramente fatto una grande ma grandissima fatica a votare Marino perché in questa “sinistra”allacciata e incravattata davvero non riesco a specchiarmi più e mi sono stancata ma davvero tanto, di votare con la logica del tappiamoci il naso. Perché se non mi sento rappresentata perché devo darti il mio voto?
Quest’anno ho fatto scelte diverse, inutili per molti, se non quasi il male assoluto per altri, perché chi prova a guardare altrove è la colpa di chi non vince. Che non è che non vince perché, di per sé, ha un programma del cazzo e poca credibilità, no.

Spero di non tornare di nuovo con una città in scacco alla destra, questo sì, ma non sono poi così sicura che il medico, che vedo così freddo, distante, burocrate e poco coinvolto come molti medici sanno e devono essere, sia la persona ideale per questa città che è un  gran casino ma anche un gioiello, un sogno, un po’ spento. O forse sì. 
La verità è che in questa città vorrei proprio non doverci stare, a volte. Perché tutto è sempre più complicato, e sporco e diverso e non riesco più a trovare qualcosa di mio a cui appigliarmi.

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