Oggi a Roma nonostante le minacce di pioggia si respira già aria di primavera.
L’aria è tiepida e per la prima volta da tempo ho sentito caldo e mi sono sentita fin troppo coperta.
Manca poco e le giornate torneranno definitivamente ad allungarsi, mentre io che esattamente un anno fa mettevo il muso fuori dalle strette mura dell’università per annusare un po’in giro, sono tornata a chiudermi nelle stanze di un ufficio.
Ma si ricomincia. Qualche settimana fa ho definitivamente dato le dimissioni dal vecchio posto di lavoro, archiviando circa 7 anni di gioie e dolori, che tra alti e bassi hanno comunque fatto parte di me.
Il mio animo inquieto ed errabondo ha per ora trovato casa in un’agenzia creativa. E sembra promettente. Per farla facile ai miei genitori, che in tutti questi anni fanno sempre un po’fatica a capire che lavoro/i faccio, mi occupo di scrivere i testi per le pubblicità. Ma è solo una piccola parte.
Mi sento un po’confusa ma banalmente entusiasta. I capelli mi stanno finalmente crescendo, sono tornata ad usare le matite per le labbra, ho comprato un paio di scarpe con tacco alto e plateu, i primo della mia vita perché Anais ora è grande e a lavoro va in auto. E poi calze ocra e fuxia.
Sì, qualcosa di nuovo bolle in pentola anzi direi che è cotto…e posso spalancare le finestre e iniziare a respirare a pieni polmoni quest’aria nuova.