Ancora pochi minuti e pronti e via per il fugone estate 2018.
Arrivo rotolando a fatica a questo stacco, agognando queste ferie e questo periodo come acqua gelata nel deserto. Sì perché qui davvero si schiatta di caldo e questo avanti/indietro mi sta esaurendo.
Solo che ora la prospettiva di questo ultimo mese estivo e romano mi spaventa. Da lunedì, che sarò sola gran parte della giornata, che caspita mi invento? Vorrei evitare di vegetare davanti a TopCrime, spiaggiata sotto l’aria condizionata, ma al momento non vedo molte alternative, almeno fino alle 18 del pomeriggio, ora in cui diventa quasi decente poter fare 4, non di più, passi. Tra l’altro siamo a corto di serie Tv e per motivi di spazio stiamo dismettendo più di metà della nostra cospicua collezione di DVD (credo almeno 250 titoli) e non so cosa vedere.
Stasera infatti farò un salto alla feltrinelli per fare una bella scorta… ho già letto diversi libri questa estate ma niente, l’ebook mi soddisfa sempre fino ad un certo punto. Dovrei buttarmi su qualche lettura approfondita ma riesco solo a concentrarmi su gialli… vediamo un po’ questa sera cosa mi ispira.
C’è poi la piscina, anche se quest’anno non ho preso ancora manco mezzo raggio di sole, che poi purtroppo settimana prossima sarà chiusa e quindi se ne riparla almeno dal 20.
In casa anche siamo a buon punto, per quello che è possibile fare al momento. Fondamentalmente mancano alcune scatole di abiti da recuperare in giro e qualche mobile da rimpiazzare. La cantina è ancora bella piena ma quantomeno è possibile entrarci. Dubito che riusciremo a svuotarla più di tanto. Ciò che più di tutto mi ha insegnato questo trasloco è che accumulare è solo un di più inutile. Sto cercando il più possibile di “separarmi” da più cose possibili… quindi per non arrivare subito al mio drastico buttare, molta roba rimarrà “in soffitta”. In fin dei conti sono 3 mesi che vivo con l’occorrente di una valigia (bella capiente eh…), delle centinaia di monili e moniletti che ho sto andando avanti con gli stessi da settimane, sebbene ne sia tornata in possesso. Mi sembra tutto molto bello ma anche molto superfluo. Dopo questi mesi di caos, a cui seguirà un caos sempre maggiore, ho un disperato bisogno di ordine e pulizia. Ecco perché fremo, anche con mio marito, per sistemare le ultime cose in giro e che a vederle mi fanno uscir le bolle.
Anche il terrazzo, che l’anno scorso ero riuscita a risistemare con tanto orgoglio, quest’anno è praticamente inagibile e mi mancano cenette ed aperitivi sulla sdraietta.
Sto spendendo un patrimonio in scatole, scatolette e cestini per non avere robe in giro, neanche nei cassetti. Quindi sì, sicuramente avrò di che sistemare in questi giorni ma se Dio vuole il peggio è finalmente passato.
Credo sia la prima volta dopo anni che passerò l’intero agosto a Roma. Non riesco ancora a rassegnarmi del tutto all’idea, se non guardandomi allo specchio…
Ogni giorno penso che vorrei concedermi almeno qualche giorno di mare, che Tarquinia tutto sommato mi mancherà, ma se penso a tutto il contesto e gli annessi non cela posso fare.
Ma più di tutto quest’anno mi mancherà prendere un aereo. La notte prima del viaggio, l’arrivo in aeroporto, i controlli, i giretti in dutyfree, il volo e l’ansia di arrivare… Vedo le foto di molti in viaggio, destinazioni invidiabili in cui forse non andrò mai nella mia vita… ma a mancarmi di più sono sempre i miei posti. Riguardo e ripenso al meraviglioso viaggio dell’anno scorso, ieri guardavo uno stupidissimo film su canale5 ambientato su un isolotto svedese e c’è mancato poco che mi scendesse una lacrimuccia.
Aspettavo da tempo questo momento ma al contempo ne sono anche un po’ spaventata. Quindi, da lunedì… che si fa?