Di quelle giornate in cui il giorno diventa notte, la notte giorno e 24 ore sembrano piu’lente, in cui la colazione diventa pranzo e il pranzo cena, in cui l’orologio si dimentica e il mal di testa passa rilassandosi, in cui la mattina non conosce sveglie, il corpo strette divise da lavoro né ruoli sociali impropri, in cui si mangia con le mani davanti la tv, e il dolce si mischia col salato e il vino si sostituisce all’acqua e ogni strappo è lecito.
Di quelle giornate fatte di pigrizia e gola, vecchi film e divani fin troppo comodi ad accoglierti.
Di giornate come il Natale, almeno da queste parti, cene fossero di più…